The
MANIFESTO

Negli ultimi anni, la nostra società è stata spettatrice di profondi mutamenti nei propri usi e costumi

L’esplosione del digitale ha completamente stravolto il nostro ruolo di consumatori, permettendoci di raggiungere qualsiasi prodotto con un “click”.
Questo trend ha fatto proliferare fenomeni di micro-logistica legati al last mile delivery, amplificando sprechi che evidentemente non possiamo più permetterci di assorbire.

Contestualmente è cresciuta la consapevolezza delle conseguenze del nostro stile di vita: i cambiamenti climatici in corso ne sono un’evidente testimonianza, che porta con sé numerosi interrogativi.

La Natura ci ha messo di fronte all’evidenza del cambiamento come legge che domina ogni cosa. In risposta a questa consapevolezza, la nuova chimera per il mercato è diventata quella di produrre prodotti “ad impatto zero”. Ma produrre in maniera diversa prodotti che hanno la stessa modalità di consumo non ci sembra una soluzione per preservare le risorse del Pianeta, bensì un alibi per far sopravvivere le abitudini consumistiche legate al fenomeno “usa e getta”.

Abbiamo quindi deciso di andare controcorrente e scegliere una missione più ambiziosa e più radicale: distruggere il concetto di packaging usa e getta rendendo lo sviluppo sostenibile così desiderabile da diventare la normalità. Partendo dal progettare un prodotto che non si prestasse a una funzione, ma a un servizio, abbiamo immaginato un ecosistema di mutui incentivi che guidasse un cambiamento sociale. In tale ecosistema, tutti siamo responsabili e consapevoli che il cambiamento è possibile, e può nascere nella semplicità delle nostre azioni quotidiane.

Da questo nasce Fruor, una società ribelle che offre servizi di “anti-packaging” con l’obiettivo primario di massimizzare il benessere dei propri stakeholder: il Pianeta e tutte le persone che lo abitano.